Lo scorso ottobre il team di Non Profit Factory quasi al completo si è ritrovato a Roma, nella suggestiva location della Città dell’Altra economia, al quartiere Testaccio di Roma per partecipare alla seconda edizione di Fundraising to say – Il forum dei professionisti del dono organizzato dall’Associazione Italiana Fundraiser.
Sono stati quattro giorni di stimoli interessantissimi, aggiornamento, scambio, intrattenimento (di grande qualità in particolare quello musicale) e di immancabile networking.
Sono stati giorni anche di grande soddisfazione, dovuta soprattutto al premio dato a Giulia Barbieri, co-fondatrice di Non Profit Factory, ovvero l’ASSIF Prize Award per la categoria “capacity building”.
Dobbiamo ammettere che il premio ci ha fatto particolarmente piacere, non solo perché è un riconoscimento alle innegabili qualità professionali e relazionali di Giulia, ma anche perché la sua motivazione si sposa appieno con la nostra “filosofia”, il nostro approccio nell’affiancare le organizzazioni.
Siamo sempre state convinte che fare consulenza significhi rafforzare le organizzazioni sia a livello di team building e miglioramento del clima di collaborazione e fiducia interno, sia a livello di capacità di progettare, di comunicare all’esterno, di coinvolgere la comunità, di interfacciarsi con le aziende e con le pubbliche amministrazioni, di essere aggiornate e saper valorizzare a pieno l’apporto dato dalle nuove tecnologia, soprattutto digitali. Solo agendo a fianco dell’organizzazione per rafforzarla su tutti questi molteplici fronti, infatti, si riesce a favorire quel cambiamento, innanzitutto culturale, necessario per affrontare e vincere le sfide che il fundraising porta con sé. Solo così infatti si avrà un team che lavora compatto per disseminare e condividere i valori dell’organizzazione, conquistare la fiducia dei donatori e ottenere la loro collaborazione nella produzione di azioni e progetti con impatti sociali significativi.
Tutto questo è anche quello che abbiamo trovato a Fundraising to say 2023, a partire dai 50 speech e 8 workshop che hanno spaziato in tutti i campi di interesse e operatività delle organizzazioni che animano il settore non profit italiano: dagli interventi più di ispirazione e motivazione, come quello del fumettista Gianluca Foglia “Fogliazza” fumettista del Fatto Quotidiano e quello di Paolo Ferrara Direttore Generale di Terre des Hommes Italia; agli speech che ci hanno fatto riflettere sull’importanza delle relazioni umane anche all’interno delle nostre organizzazioni, come quello di Maura La Greca Responsabile Comunicazione e Marketing di Antoniano/Zecchino d’oro a quello dello scrittore Simone Tempia; a quelli più innovativi come l’interessantissimo workshop sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul nostro lavoro da fundraiser e comunicatori; fino ad arrivare agli interventi che più ci hanno fatto emozionare e riflettere come quelli dei big Riccardo Bonacina, giornalista e conduttore televisivo, e Giangi Milesi, che ha ricevuto uno speciale e meritatissimo ASSIF Prize Award alla carriera.
Questa edizione è stata per noi ancor più speciale, perché abbiamo “donato” questa bella, e speriamo proficua, esperienza a due giovani donne che da alcuni anni si sono affacciate al mondo del non profit. Giada Martin e Marta Caravella si sono infatti aggiudicate due borse di studio per partecipare a FTS2 finanziate da Non Profit Factory. Questo perché crediamo che la crescita del terzo settore parta proprio dalla crescita delle persone che lo animano, sia dal punto di vista professionale che relazionale.
Ciò che principalmente ci portiamo a casa da questa edizione di Fundrasing to say è una affermazione forte e concreta di quanto sia fondamentale nella nostra professione il mettere la persona al centro, sempre e comunque, sia essa un donatore, un beneficiario o anche un membro del nostro team lavorativo.
Perché, come ci ha ricordato Simone Tempia, “Umano deriva da humus che a sua volta proviene dalla radice sanscrita Bhu (gr. Phy) che indica la terra cioè quel che da frutto” e, non a caso, come noi fundraiser sappiamo bene, fundraising deriva da fund ovvero “terreno, suolo” e raising ovvero “coltivare”… insomma la connessione c’è ed è evidente, ed è bello che un evento importante e variegato come Fundrasing to Say ce lo ricordi.